A dicembre saranno disponibili in Giappone i primi televisori Sony con schermo Oled: spessi qualche millimetro consumano pochissimo.
La tecnologia Oled (Organic light-emitting diode), già presente in alcuni apparecchi portatili, sarà presto disponibile anche per i televisori a schermo piatto.
La prima a presentarli potrebbe essere la giapponese Sony, che ha annunciato la commercializzazione di questi apparecchi per il mese di dicembre, anche se inizialmente solo in Giappone.
Gli schermi piatti di terza generazione, che si affiancheranno a quelli a LCD e al plasma, dovrebbero garantire spessori ridottissimi (nell’ordine di qualche millimetro), consumi inferiori del 40% rispetto agli schermi a cristalli liquidi e, al tempo stesso, una migliore definizione delle immagini in movimento, grazie all’assenza di retroilluminazione.
I prezzi potrebbero essere concorrenziali, una volta avviata la produzione in serie: il primo modello, battezzato XEL-1 (nella foto), costerà poco più di 1.200 euro (200mila yen) per una diagonale di 11 pollici, uno spessore di tre millimetri e un peso intorno ai 2 kg.
I dispositivi OLED si basano su speciali polimeri che emettono luce in risposta a uno stimolo elettrico. Mediante l’emissione di luce a basso voltaggio da uno strato ultra-sottile di un polimero organico, è possibile sviluppare monitor molto sottili ed a basso consumo energetico, poiché non richiedono retroilluminazione.
Tra i vantaggi dei nuovi schermi rispetto agli LCD tradizionali, anche una maggiore luminosità, un più ampio angolo di visione e costi di produzione contenuti.