Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo ha oscurato un sito e dunciato tre persone. Chi ha partecipato alla gestione del sito illegale, rischia severe sanzioni penali: ecco quali pene rischiano…
Oscurato Colombo-Bt e dunciate tre persone: le Guardia di Finanza di Bergamo e Federazione contro la Pirateria Musicale (Fpm), accusano, per violazione della normativa sul diritto d’autore, tre persone. I tre denunciati avrebbero gestito uno dei siti di pirateria informatica più diffusi in Italia, che ora è sotto sequestro ed è stato chiuso. Il sito si basava su server all’estero, presso una società di hosting e housing della Repubblica Ceca, ma che apparivano ubicati in Svezia. Con 800.000 accessi al mese, di cui l’80% italiani, era tra gli 80 siti piu’ popolari nel nostro Paese.
Sono riusciti a rintracciare i webmaster del sito attraverso WhoIs (la registrazione del dominio internet) e le tracce di donazioni da parte degli utenti per lo sviluppo del sito, via canali di pagamento internazionali on line ed un conto corrente postale (insieme a tre carte Poste Pay).
Rintracciato il residente a Rimini, i finanzieri hanno poi individuato gli altri due amministratori del sito.
Chi ha partecipato alla gestione del sito illegale, rischia severe sanzioni penali: la ricerca di altri amministratori del sito Internet è ancora in corso. Ecco cosa rischiano: lo scambio illegale di musica tramite reti informatiche è, secondo la vigente normativa, reato sanzionabile con una multa di 2.000 euro e con una sanzione amministrativa accessoria di 103 euro per ogni file musicale abusivamente condiviso. Scaricare musica senza condividerla è invece punito con la sanzione amministrativa di 154 euro.
Le opere tutelate dal diritto d’autore messe in illecita condivisione sul file sharing illegale, sarebbero milioni.
A ottobre 2007 le perdite dell’industria musicale in Italia a causa del file sharing ammontavano a 70 milioni di euro., mentre la pirateria pesava in Italia per il 26% del mercato musicale.