Dopo Nicolas Sarkozy, presidente francese che ha dichiarato una vera e propria guerra al P2P, anche il parlamento italiano cerca di adeguarsi alla dottrina fallimentare mondiale nel contrastare il fenomeno.
Al Comitato Governativo è arrivata una proposta di legge che illustra alcune disposizioni concernenti la diffusione telematica delle opere di ingegno, che in sole 25 righe dà carta bianca al governo di agire tramite regolamenti tecnici e decreti su misura contro utenti e prestatori di servizio delle società informatiche.
In pratica la proposta di legge inneggia alla creazione di strumenti che permettano alle autorità di controllare i contenuti pubblicati dagli utenti, potrebbero per esempio cancellare contenuti scomodi sui Blog, eliminare notizie non approvate ufficialmente, eliminare qualsiasi tipo di video …
Dal punto di vista pratico se la legge venisse accettata si presenterebbero problemi già noti, come la mancanza di personale nelle forze dell’ordine, o la difficoltà innegabile di identificare chi mette online un certo tipo di materiale.