Il cloud computing va in fiamme:
Alle 11 circa di giovedì sera, quasi in tempo per la festa nazionale USA del 4 luglio, il data center Fisher Plaza localizzato nel centro cittadino di Seattle è stato vittima di un incendio con relativa interruzione della fornitura di corrente elettrica a tutto l’impianto.
Il risultato è stato un quasi-panico tra gli operatori di rete grandi e piccoli, tutti colpevoli di affidarsi al servizio “premium” della utility e per questo rimasti irraggiungibili fino al primo pomeriggio di sabato.
A spiegare che cosa sia realmente successo sono i responsabili di uno di quei servizi caduti vittima dell’incidente, Bing Travel. Secondo quanto comunicato sul sito del neonato portale viaggi di Microsoft, la colpa è di un “trasformatore fuso” che ha provocato l’interruzione della corrente all’intero edificio. Bing Travel si appoggia appunto ai server di Fisher Plaza, mentre la situazione non ha coinvolto in maniera diretta il portare di ricerca web vero e proprio.
Ma oltre a Bing Travel il guasto ha messo nei guai anche altri importanti aziende come Authorize.net, intermediario di transazioni finanziarie basate sul web che, colpito dall’incidente, ha innescato disservizi a catena per quei sistemi che se ne servivano per processare gli acquisti da parte dei clienti (uno su tutti, il web hosting condiviso di Midphase). Colpito anche Geocaching.com, celebre centro di raccolta dati per la caccia al tesoro tramite rete satellitare GPS, anche se in questo caso non si può certo parlare di un business mission-critical da tenere online a tutti i costi.
A essere mission-critical era piuttosto il data center stesso che, come dimostra la sua prestigiosa clientela (Microsoft in primis), offriva un vero e proprio servizio di prima classe con tanto di uffici, server remoti e spazio in affitto per ogni genere di esigenza comunicativa.
Altre vittime illustri del guasto presso Fisher Plaza sono stati i sistemi IT interni dello Swedish Hospital, i server della chiesa di Mars Hill, il sistema di spedizione postale del porto di Seattle, il sito di Pacific Science Center, la stazione radio-televisiva locale KOMO e alcuni servizi di Verizon.
Questo incidente dimostra come internet sia ancora fragile ad eventi imprevisti.