Google Chrome Frame: O forse è meglio chiamarlo Google Trojan Horse

Si chiama Google Chrome Frame, ma forse sarebbe più opportuno chiamarlo “Google Trojan Horse”. La nuova iniziativa di Mountain View per un web meno ancorato alle tecnologie del passato prende la forma di un plugin per Internet Explorer (6, 7 e 8), installato il quale anche gli utenti costretti (vuoi per necessità o per semplice pigrizia) a navigare con il browser Microsoft potranno sperimentare i nuovi standard del web moderno.

Il plugin, avverte Google, è nelle prime fasi di sviluppo ma ha un obiettivo già ben definito, vale a dire trasformare l’interfaccia di IE in un contenitore all’interno del quale far girare il motore di rendering Webkit e il potentissimo interprete JavaScript di Chrome noto come V8.
La ragione è fornire agli IE-dipendenti i vantaggi dell’HTML 5, la corretta interpretazione dei fogli di stile, il supporto per le Canvas e il formato grafico vettoriale SVG, nonché la stellare velocità di esecuzione del codice JS all’interno del suddetto engine V8.

Chrome Frame si inserisce perfettamente nella politica apertamente “ostile” (di Google e non solo) nei confronti del vetusto Internet Explorer 6, a cui mancherà presto il supporto per YouTube, Digg e altri importanti portali.
Secondo le intenzioni, la disponibilità del motore di un browser moderno sotto forma di plugin dovrebbe poi servire a rendere meno amara la pillola dell’upgrade in taluni ambienti corporate, dove spesso la compatibilità con il framework di IE 6 ancora rappresenta una condizione necessaria a far girare software specialistico da cui le aziende non possono proprio prescindere.

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