La crociata contro «Win for life», il nuovo gioco Sisal, parte da Bari.
L’associazione Avvocati dei consumatori ha presentato un ricorso all’Antitrust, l’autorità garante della concorrenza e del mercato, per chiedere il blocco immediato dei messaggi pubblicitari televisivi e su carta – a suo dire – «ingannevoli».
Oppure, resettare tutto e rimodulare il gioco stesso, facendo fede a quanto pubblicizzato e promesso.
Dal 29 settembre scorso, ha debuttato il nuovo gioco che prevede come premio più importante una rendita mensile di quattromila euro pagati per venti anni. Una cifra complessiva di 960mila euro. Questo almeno il messaggio fatto passare attraverso le tv e la carta stampata. «In realtà – spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Domenico Romito – a differenza di quanto si afferma il vincitore non ha diritto alla rendita di quattromila euro. La somma, infatti, va distribuita fra tutti gli eventuali vincitori».
In sostanza, se la combinazione giusta viene indovinata da un unico scommettitore questo avrà diritto ai quattromila euro mensili; se a vincere saranno due o più giocatori il premio andrà frazionato equamente. Addio, quindi, ai sogni di gloria. «Ma questo piccolo dettaglio – incalza Romito non viene precisato. Considerato che la enorme spinta, anche purtroppo di molti giovani, verso il nuovo gioco è legata proprio all’elevata cifra in palio e la ripetitività dello stesso nel corso della giornata, abbiamo chiesto all’Antitrust di bloccare il messaggio incorporato nelle stesse schedine di gioco. Ogni giorno, Win for life è in grado di condizionare il comportamento economico dei consumatori». Il rischio è di lasciare sul lastrico centinaia di persone, in particolare i giocatori incalliti.
L’associazione dei consumatori punta l’indice anche sulle esigue chance di vincita. «La stessa pubblicità – spiega Romito – omette di informare correttamente gli scommettitori sulle probabilità di vittoria che, utilizzando i termini tecnici del calcolo combinatorio, risulta pari a 1 su 184.756, ovvero lo 0,00054 per cento. Considerando, però, che condizione necessaria per centrare la rendita vitalizia è data dal cosiddetto ‘numerone’, la probabilità va moltiplicata per 1 su 20, risultando quindi pari a 1 su 3.695.120 ovvero lo 0,000027 per cento». Una percentuale, comunque, più elevata rispetto a quella del superenalotto, ferma allo 0,00000016 per cento. «E’ vero – spiega l’avvocato dell’associazione ma considerando il maggior numero di estrazioni, ovvero 13 al giorno, 7 giorni su 7, la percentuale si abbassa».
Da qui il ricorso presentato ieri mattina. A Win for life si può giocare ogni giorno e le estrazioni avvengono ogni ora dalle 8 alle 20. Lo scommettitore deve scegliere dieci numeri su venti presenti sulla schedina al costo di un euro. Il sistema assegna un undicesimo numero – il ‘numerone’ – che se indovinato insieme agli altri dieci, permette di accedere al pagamento della rendita. Pagando due euro le probabilità di vincere la rendita raddoppiano: in questo caso chi indovina il numero fortunato, anche senza aver centrato gli altri, accederà alla rendita.
Per controllare la vostra schedina, considerate questo sito: Sistemi Win For Life – http://www.sistemiwinforlife.it potete controllare l’eventuale vincita sugli ultimi 30 concorsi gratuitamente, oppure in una data specifica dal 29 settembre 2009 ad oggi.
I dati sono aggiornati in tempo reale.
Il sistema indica l’importo della vincita sulla base dei dati reali di Sisal
Inoltre, gratuitamente, è possibile richiedere l’invio via email del controllo per 50 concorsi.