ha chiuso il terzo trimestre in utile per 1,64 miliardi di dollari, 5,13 dollari per azione, il 27% in più rispetto agli 1,29 miliardi di dollari, 4,06 dollari per azione, dello stesso periodo di un anno fa. Escludendo le spese per i compensi assegnati in titoli, i profitti salgono a 5,89 dollari per azione, meglio dei 5,42 dollari attesi dagli analisti.
Per la prima volta da quando è iniziata la recessione americana, nel dicembre 2007, il giro d’affari è aumentato: +7% a 5,94 miliardi di dollari, meglio dell’aumento tra il 5 e il 6% atteso. «Anche se persiste l’incertezza sulla rapidità della ripresa economica, riteniamo che il peggio della recessione sia alle spalle e abbiamo fiducia nella possibilità di un massiccio ritorno agli investimenti in futuro», ha detto l’amministratore delegato Eric Schmidt.
Dopo avere chiuso la seduta in calo dell’1,01%, a 529,91 dollari per azione, Google guadagna nelle contrattazioni dell’afterhours a Wall Street il 3,2%, 17 dollari, a 546,40 dollari per azione. Il titolo rimane comunque lontano dal picco di quasi 750 dollari raggiunto due anni fa, ma si attesta a un livello nettamente superiore al minimo delle ultime 52 settimane a 247,30 dollari per azione.