Grave catastrofe ecologica per il già martoriato povero Lambro, un atto che colpisce tutta la Lombardia.
Per tutta la notte hanno lavorato i tecnici di Enel Green Power alla diga di San Zenone al Lambro per il recupero dei materiali oleosi presenti nel fiume.
Lo sbarramento, realizzato negli anni ’30 per utilizzare le acque del Lambro nella centrale idroelettrica di Enel Green Power, si e’ rivelato infatti determinante, spiega una nota, per bloccare il defluire degli idrocarburi. Appena la notizia della fuoriuscita degli oli, ancor prima che l’onda inquinante raggiungesse lo sbarramento, i tecnici di Enel Green Power hanno bloccato le turbine.
”E’ nostra ferma intenzione procedere con la richiesta dello stato di calamita’ preparando nel contempo un piano di ripristino che possa contenere in tutti i modi il danno ambientale, cercando quindi di porre rimedio ad una situazione grave che mette a rischio l’intero territorio e i nostri corsi d’acqua”. Lo annuncia Davide Boni, assessore al Territorio della Regione Lombardia, che oggi ha partecipato ad un incontro alla prefettura di Milano sulla fuoriuscita di petrolio nel Fiume Lambro.
E’ necessario individuare i colpevoli punendoli severamente.