Le capacità della nuova tecnologia sono in larga parte ancora inespresse: il recupero di una macchina richiede in media quasi 5 ore e i frequenti problemi nelle operazioni di ripristino costano annualmente alle aziende 300.000€.
Veeam Software, azienda leader nelle soluzioni di data protection, disaster recovery e system management per ambienti virtuali VMware, presenta in anteprima le conclusioni di un’indagine indipendente condotta per valutare l’impatto delle tecnologie di virtualizzazione sulle strategie di data protection aziendali. I risultati di tale ricerca sono contenuti nel primo Rapporto Annuale di Veeam.
Le risposte dei 500 manager IT coinvolti nell’indagine hanno delineato un quadro nel complesso ancora insoddisfacente: nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, imprese e organizzazioni non sono ancora in grado di sfruttare appieno le enormi potenzialità della virtualizzazione in termini di efficienza e di contenimento dei costi.
Questi in dettaglio alcuni dei risultati più rilevanti:
· nonostante una macchina virtuale (VM) possa essere creata e messa in funzione in pochi minuti, effettuare il recupero e il back-up di una VM richiede ancora quasi cinque ore in media, poco meno del tempo necessario per eseguire un’analoga operazione su un server fisico (circa sei ore);
· al giorno d’oggiAggiungi un appuntamento per oggi, oltre il 47% dei recuperi completi dei server viene effettuato per ripristinare un solo file o un solo elemento dell’applicazione. Con il tool appropriato, la stessa operazione può essere effettuata in breve tempo e con una maggiore precisione;
· circa due terzi delle aziende (63%) incontrano gravi difficoltà nell’effettuare il recupero completo di un server, con una perdita media intorno ai 300.000€ ogni anno per ciascuna azienda.
Nonostante ciò, solo nel 2% dei casi vengono condotti i necessari test di recuperabilità del server o del back-up della VM.
“I manager IT citano spesso la necessità di proteggere al meglio i propri dati tra le motivazioni che spingono le aziende a ricorrere alla virtualizzazione; tuttavia il più delle volte il potenziale di tale tecnologia non viene completamente sfruttato”, spiega Ratmir Timashev, President e CEO di Veeam Software. “Ad esempio, è ormai noto che la virtualizzazione consente di ridurre il footprint del server in aree come l’off-site disaster recovery, ma ben pochi sanno che con la stessa tecnologia è possibile anche potenziare significativamente la protezione dei dati, ben oltre i limiti di un server fisico: per esempio, grazie alla funzione Instant VM Recovery è possibile ridurre drasticamente i tempi di recupero, completando in pochi minuti operazioni che prima richiedevano ore, e ripristinare il singolo file o elemento di applicazione senza dover effettuare il recupero dell’intera macchina. La virtualizzazione consente inoltre di verificare automaticamente la recuperabilità di ogni back-up, mettendo le aziende al riparo da qualsiasi rischio connesso ad un eventuale fallimento nelle operazioni di ripristino”.
Verificare sistematicamente la recuperabilità dei server e delle VM è fondamentale per sfruttare al massimo il potenziale delle tecnologie di virtualizzazione. Purtroppo, ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi, solo il 2% delle imprese conduce i necessari test con regolarità, per di più con una frequenza media solo bimestrale, insufficiente per garantire la buona riuscita delle operazioni di ripristino.
Secondo i manager intervistati, inoltre, il test di recuperabilità anche di un solo back-up può impegnare l’intero team IT aziendale fino a 13 ore: è proprio il lungo periodo di tempo richiesto da questa operazione, associato alla carenza di personale, una delle cause che spiegano la sporadicità con cui vengono condotti tali test.
Il ripristino di server e dati è ormai diventato una necessità quotidiana per la stragrande maggioranza delle aziende. Secondo i risultati dell’indagine, il motivo più frequente è il fallimento di una componente hardware (68% dei casi), seguito da un problema generico dell’infrastruttura IT (63%), come un difetto di configurazione, e dall’errore dell’operatore/utente (56%), ad esempio quando viene cancellato involontariamente un file.
“Stando a quanto dichiarato dai manager intervistati, nei prossimi due anni le aziende faranno sempre più spesso ricorso alle tecnologie di virtualizzazione per ampliare la capacità dei propri server. Molti dei problemi che oggiAggiungi un appuntamento per oggi limitano il potenziale di VM e server virtuali verranno quindi superati, e contemporaneamente miglioreranno anche i tool a disposizione dei team IT: già oggiAggiungi un appuntamento per oggi, con la soluzione software appropriata è possibile non solo accelerare le operazioni di routine, come il recupero di un file, ma anche ripristinare rapidamente qualsiasi file su qualsiasi applicazione virtualizzata. Il tutto a vantaggio della sicurezza dei dati aziendali e degli utenti”.
Questa e altre tematiche relative all’impatto della virtualizzazione sulla protezione dei dati in ambito aziendale sono trattate in dettaglio nel Rapporto Annuale di Veeam, disponibile per il download a partire dai primi di ottobre 2010. Per riceverlo immediatamente al momento della sua pubblicazione è possibile registrarsi al seguente indirizzo: www.veeam.com/survey.
Veeam Software
Veeam Software, partner strategico di VMware Technology e membro del programma VMware Ready Management program, sviluppa soluzioni innovative per la gestione degli ambienti VMware vSphere 4 e VMware Infrastructure 3. La tecnologia Veeam vPower™ garantisce la massima protezione dei dati in ambienti virtuali ed è alla base del software Veeam Backup & Replication™, la soluzione più efficace per il backup VMware. Veeam ONE™ unisce in un unico prodotto le più avanzate funzionalità di configurazione, gestione e ottimizzazione degli ambienti VMware: Veeam Reporter™ (per la produzione di report, il capacity planning, la gestione dei cambiamenti e il chargeback), Veeam Business View™ (per la segmentazione dell’ambiente VMware secondo una logica di business) e un’ampia gamma di opzioni per il monitoraggio delle performance, tra cui nworks Management Pack™ per Microsoft System Center, nworks Smart Plug-in™ per HP Operations Manager e Veeam Monitor™.