Skype si basa su milioni di singole connessioni tra computer e telefoni per mantenersi funzionante.
Alcuni di questi computer sono dei “supernodi”, perché agiscono un po’ come directory per Skype”, e nella giornata di ieri sono caduti per problemi di compatibilità di versione.
Skype è un software proprietario freeware di messaggistica istantanea e VoIP. Esso unisce caratteristiche presenti nei client più comuni (chat, salvataggio delle conversazioni, trasferimento di file) ad un sistema di telefonate basato su un network Peer-to-peer. Gli sviluppatori dell’ idea Niklas Zennström e Janus Friis, sono gli stessi che hanno realizzato il popolare client di file sharing Kazaa, ossia la Sharman Networks. Il prodotto è stato introdotto nel 2002. La soluzione tecnica è stata messa a punto da tre tecnici in Estonia: Jaan Tallinn, Ahti Heinla e Priit Kasesalu.
La possibilità di far uso di un servizio a pagamento, SkypeOut, che permette di effettuare chiamate a telefoni fissi, rendono il programma competitivo rispetto ai costi della telefonia tradizionale, soprattutto per le chiamate internazionali e intercontinentali. Con Skype è possibile anche inviare sms a basso costo verso tutti gli operatori di rete mobile.
Skype fa uso di un protocollo VoIP proprietario (cioè non formalizzato in alcuno standard internazionale) per trasmettere le chiamate. I dati, trasmessi in forma digitale, vengono cifrati tramite algoritmi non divulgati pubblicamente. L’azienda produttrice del programma assicura un grado di protezione della comunicazione comparabile con quello dei più diffusi standard crittografici.
Nel settembre 2005 la società è stata acquisita dal gruppo eBay per 2,6 miliardi di dollari, il 2 settembre 2009 il gruppo eBay ha venduto il 65% della società a un gruppo di investitori privati per 1,9 miliardi di dollari.[2]
Skype funziona sostanzialmente in due modalità: peer-to-peer e disconnesso. La prima, che permette di effettuare telefonate completamente gratuite, funziona solamente se sia il mittente che il destinatario sono collegati a internet e sono connessi tramite il client Skype; in questo modo il suo funzionamento è analogo ad un qualsiasi sistema di instant messaging come ICQ o AIM o MSN Messenger, ma è sempre criptato.[3] La seconda permette di poter effettuare telefonate ad utenze telefoniche (fisse o mobili) di utenti non collegati tramite computer. In questa modalità a pagamento, il cui nome commerciale è SkypeOut, la comunicazione corre via Internet fino alla nazione del destinatario, dove viene instradata sulla normale rete telefonica del Paese.
Il software può utilizzare la porta TCP/80, la stessa dedicata alla navigazione Internet e utilizzata da tutti i browser, in modo da non essere bloccato dai firewall. La gestione del traffico dati è affidata a qualche nodo client scelto casualmente fra quelli dotati di un collegamento a banda larga; i dati degli utenti ugualmente non vengono memorizzati su un server, ma sono inviati criptati all’interno della rete.
I costi ridotti sono dovuti al fatto che la telefonata sfrutta i normali mezzi della trasmissione telefonica solamente in prossimità della destinazione, per tratte caratterizzate dal basso costo delle telefonate locali: quindi, se per esempio si telefona da Roma a Pechino, solamente quando i dati arrivano a Pechino saranno riconvertiti in analogico e trasmessi.
Per poter funzionare Skype ha bisogno di: un sistema operativo sia esso GNU/Linux, Macintosh, Windows o Pocket PC, un collegamento Internet (consigliata l’ADSL), una scheda sonora ed un microfono. In alternativa esistono in commercio telefoni USB oppure Cordless che supportano il protocollo VoIP.
È poi stata introdotta anche la possibilità di effettuare chiamate video, utilizzando le comuni webcam o telecamere digitali.
Infine, vi è la possibilità di acquisto di un numero telefonico collegato all’account Skype (servizio SkypeIn), per cui un utente disconnesso (in possesso comunque di un terminale telefonico analogico o digitale) può chiamare questo numero telefonico; la chiamata perviene sul computer del titolare dell’account come normale chiamata voce. Connessa al servizio SkypeIn vi è la disponibilità di una segreteria telefonica, acquistabile anche a parte. Skype, infine, è gratuito da scaricare e permette chiamate gratis verso i computer, e a basso costo verso i telefoni.
La modalità “Skype me” mostra a tutti, anche agli sconosciuti, che l’utente è disponibile per chattare e/o fare una chiamata. Inoltre attivare questo stato disabilita alcune opzioni relative alla privacy. Ma dopo, a partire dalla versione 4.0, non esistono più lo stato “Non disponibile” e “Skype Me”, ma rimangono:
Per comprimere l’audio della conversazione Skype usa il codec iLBC, che è acronimo di “internet Low Bitrate Codec” (codec per internet a basso bitrate). iLBC è un codec gratuito a codice chiuso studiato specificatamente per comprimere la voce, e non qualunque tipo di suono, e utilizza un Bitrate compreso tra i 13 e i 15 kbit/s.
La versione di iLBC utilizzata da Skype è quella “GIPS Soundware”, una versione proprietaria di “Global IP Sound” dalla miglior resa qualitativa.
Codec alternativi a iLBC sono G.729 e Speex.
Dalla versione 4 di Skype viene implementato il nuovo codec SILK.
Skype è stato integrato in “eBay” con l’intento di consentire un dialogo diretto tra acquirente e venditore, in modo gratuito. La società Skype, con sede legale nel Lussemburgo, è stata acquisita da “eBay” nel settembre 2005.
Tuttavia, occorre precisare che Skype include anche potenziali rischi dei quali è bene essere a conoscenza prima di installarlo sul proprio PC. Gruppi di ricerca (fra i quali il CISSP, Certified Information Systems Security Professional, negli Stati Uniti) hanno evidenziato quelli che potrebbero essere considerati come punti deboli nell’applicativo Skype.
In sostanza, Skype funziona attraversando senza controllo i firewall poiché sfrutta la porta 80 (quella del browsing); worm e trojan (di cui sono arrivati da poco i primi esempi) basati su Skype avrebbero insomma le porte aperte per agire indisturbati.
Skype, funzionando con la logica del peer-to-peer, non ha server centrali, ma assegna ad alcuni suoi utenti, in modo dinamico, il ruolo di supernodi.
Il programma utilizza l’algoritmo AES, lo standard più avanzato e sicuro disponibile pubblicamente in fatto di cifratura. Ad oggi, l’algoritmo AES è adottato dal Governo degli Stati Uniti, e da molte organizzazioni in tutto il pianeta dato che ritenuto sicuro e veloce. Quando le Forze di Polizia si imbattono in indagati che conversano con due PC utilizzando Skype, non riescono ad ascoltare le conversazioni pur intercettando (ricevendo in copia dall’operatore telefonico o fornitore di accesso) il flusso di dati, che risulta incomprensibile. L’intercettazione avviene con l’invio di trojan, non rilevabili dall’antivirus, che creano una copia del flusso voce fra la scheda audio e il programma di VoIP, quindi prima che Skype inizi a cifrare la comunicazione.[6]
Il programma ha le stesse origini della rete Kazaa. Il funzionamento senza server centrali è una garanzia per la privacy degli utenti[senza fonte] che come tributo esige quantomeno l’uso delle loro risorse, anche mentre questi non effettuano proprie comunicazioni (uso dei supernodes); tuttavia, un algoritmo chiuso e proprietario non permette di verificare come e dove sono trattati i dati personali e sensibili, e l’effettiva assenza di spyware.
Una piccola parte delle risorse di banda di ogni client in funzione, memoria e CPU, sarà usato dalla rete (dai nodi, gli altri utenti) per fare telefonate. Chi installa Skype accetta insomma la possibilità che ognuna delle postazioni sulla quale è presente diventi supernodo e, in cambio di telefonate gratis, di cedere una piccola parte delle proprie risorse a beneficio di tutti.
Skype inoltre, utilizzando un protocollo chiuso, sembrerebbe esautorare la concorrenza impedendo l’interoperabilità, che sarebbe invece garantita da un protocollo aperto come quello SIP, già utilizzato dalla maggior parte dei provider di servizi VoIP in Italia e nel mondo e dai software alternativi a Skype.
Per questi motivi, comincia a crescere una campagna anti-Skype, al punto che i francesi di “IS Decisions”hanno pubblicato SkypeKiller, un software gratuito che serve a bloccare Skype negli uffici, nei quali sia la chat (perdita di tempo) che l’uso di banda per trasferimenti e per la gestione dei supernodes che, sommati, non sono da trascurarsi, queste risorse vanno considerate nella quantità totale dei client installati e lasciati accesi anche se inutilizzati.
Fonte Wikipedia.