La privacy è un argomento molto “scottante” ai giorni nostri, ma non colpisce solo Silvio Berlusconi e le sue “scappatelle” ma tutti noi.
Nelle nostre aziende le regole sono molto rigide, per mettersi in regola con le varie normative sulla privacy è necessario disporre di un backup dei dati dell’azienda, sia digitali che cartacei.
I dati “riservati” vanno mantenuti per un minimo di sei mesi, (fare riferimento a questo decreto legge)
Il titolare dell’azienda inoltre se mette a disposizione dei suoi dipendenti una connessione internet si rende responsabile del tipo di uso che questi ne fanno (download illeciti vari etc…) naturalmnete ne risponde penalmente di fronte agli organi competenti.
Quindi il titolare può monitorare la navigazione internet ? assolutamente NO! come confermato dalla Sentenza 4375/10 della Corte di Cassazione( è illegittimo l’utilizzo da parte del datore di lavoro di programmi informatici che consentono il monitoraggio della posta elettronica e degli accessi ad internet»).
Le aziende ed il mercato software-hardaware si sta muovendo con sistemi di monitoraggio a “norma di legge”, che memorizzano tutti i dati che transitano in una rete locale, ma senza la possibilità di modificare e visualizzare il file di log se non dalle autorità preposte per questo controllo.