Dopo la realizzazione del libro “Finché soffia il vento di Chernobyl. Un viaggio di solidarietà dall’Italia alla Bielorussia con il convoglio umanitario di Help for Children” scritto dalla giornalista Francesca Bellemo, Help for Children Onlus, con la partership dell’Assessorato alle Politiche Giovanili e Centro Pace del Comune di Venezia, dell’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Venezia, della Municipalità di Mestre Carpenedo, e del Comitato Torre di Mestre, presenta la mostra fotografica “Il male invisibile – la Bielorussia 25 anni dopo Chernobyl” con le immagini scattate dal fotografo mestrino Alessandro Scarpa, in parte contenute nello stesso volume, altre inedite.
Un percorso fotografico nel quale il visitatore entrerà a stretto contatto con la realtà bielorussa, i suoi villaggi di campagna poverissimi e i suoi centri urbani degradati ma anche le sue bellezze naturali, scoprendo in che modo la catastrofe di Chernobyl ha influito e sta influendo sulla vita della popolazione bielorussa.
La mostra vuole essere soprattutto un’occasione per documentare, a ridosso del 25° anniversario del disastro del 26 aprile 1986, l’importante impegno dell’associazione Help For Children, che da 20 anni promuove l’ospitalità nelle famiglie italiane, a scopo terapeutico, dei bambini vittime delle radiazioni nucleari di Chernobyl, e che è sempre alla ricerca di nuove famiglie aderenti.
Alessandro Scarpa, nato a Mirano (Venezia) nel 1985, ha scattato le sue prime fotografie nel 2005 in occasione di un viaggio di conoscenza della realtà missionaria di Ol Moran, nel cuore del Kenya, e successivamente ha organizzato e promosso nel territorio veneziano la mostra fotografica “Jambo Africa!”, esponendo nella Galleria Luigi Sturzo di Mestre ed all’aeroporto Marco Polo di Venezia nel 2007, ed alla Torre Civica di Mestre nel 2008.
Deciso a portare avanti una fotografia sociale e di denuncia, si è addentrato nell’esperienza dell’Urban Exploration, genere fotografico che tratta la ricerca del bello nella decadenza dei luoghi abbandonati.
Sviluppa una fotografia concettuale mantenendo viva la ricerca artistica e comunicativa in ogni suo scatto.
Nel maggio 2010 partecipa all’annuale convoglio umanitario di Help for Children Onlus nella regione di Gomel, in Bielorussia, per la realizzazione di un reportage con la giornalista veneziana Francesca Bellemo, con la quale pubblica “Finché soffia il vento di Chernobyl” edito da Terra Ferma Edizioni.
Nel dicembre 2010 inizia la collaborazione con Nital S.p.A. (Nikon), con la pubblicazione del reportage realizzato in Bielorussia.