I nostri dati “privati” circolano sul web in modo del tutto disordinato e non regolamentato.
A volte è capitato anche a me di dover uscire con “amica di amiche” ed ecco che ho fatto i compiti a casa, prima dell’appuntamento, facendo una semplice ricerca sul nostro motore di ricerca preferito (Google) si possono scoprire molte cose interessanti, ma questo cosa ci fa capire? Che ci sono troppi dati personali sul web e che con una semplice ricerca si possono trovare tutte le informazioni personali che si vogliono.
Secondo gli ultimi dati l’italiano piu’ esposto al furto d’identita’ e’ un ragazzo di giovane età, dell’Italia del nord occidentale tra i 25 e i 30 anni.
Unicri e Cpp Italia presentano una ricerca reale su chi è a rischio sicurezza dei propri dati sensibili, ma attenzione non è ha rischio solo di chi va sul Web regolarmente (circa 55%) ma anche di chi non ci va mai (34%).
Infatti L’82,5% degli intervistati rilascia il nome e cognome senza problemi, il 59% anche la data di nascita, il 48% l’indirizzo di domicilio e il 33% il numero di cellulare, grazie a questi pochi daqti sensibili si possono “rubare” traquillamente le identità.