Il Giappone continua “purtroppo” a fare notizia con il rischio pericolo inquinamento nucleare dopo il disastroso terremoto che l’ho ha colpito e ancora di più il conseguente tsunami, il livello di allarme è “salito” in tutto il mondo e anche gli Stati Uniti si interrogano sulla sicurezza delle loro centrali nucleari.
La California guarda con apprensione all’arrivo della nube radioattiva ma ancora di più ha “paura” delle sue centrali nucleari.
Diablo Canyon “Canyon del diavolo”, questo il nome della zona dove si trova la centrale nucleare di Avila Beach, lungo la famigerata faglia di Sant’Andrea.
Come la zona di Fukushima, fa parte della cintura di fuoco, dove si verifica il 90% dei sismi dell’intero pianeta.
Composta di due reattori di seconda generazione entrati in funzione nel 1985 e nel 1986, la centrale è progettata per resistere a terremoti di magnitudo fino a 7,5 gradi della scala Richter.
Ma la pura è tanta, la popolazione Americana ha sicuramente esigenze energetiche elevatissime, visto anche lo stile di vita “Americano” ma forse il rischio di un disastro come quello Giapponese farà riflettere il governo ed il presidente Barack Obama da sempre sensibile al problema dell’inquinamento globale terrestre.
La produzione mondiale di elettricità da fonte nucleare era pari a circa il 18,5% del totale.
Articolo a cura di Stefano Lavezzi