Varrà circa 3,4 miliardi di dollari il mercato “home automation” negli Stati Uniti per il 2011. Un dato in crescita del 6% rispetto ai 3,2 miliardi del 2010 e destinato a crescere con regolarità nel prossimo quinquennio fino a raggiungere i 5,5 miliardi di dollari nel 2016. E’ questo uno dei dati più interessanti presentati nel rapporto “Home Automation and Security Technologies, Products, and Markets” presentato da Electronics.ca Publications che si propone di fare il punto sulla situazione attuale del settore e descriverne le prospettive future.
In linea generale il report registra un crescente interesse verso le applicazioni della domotica anche per effetto della sensibilizzazione ai problemi del risparmio energetico e dell’uso sostenibile delle risorse. Anche le applicazioni nel campo della sicurezza e della video-sorveglianza costituiscono un fattore attrattivo verso il pubblico. Sono in particolare le nuove generazioni, per anagrafe più portate all’uso delle tecnologie, che alimentano il mercato della domotica contribuendo al raggiungimento di quella massa critica che porterà ad un generale abbattimento dei costi ed ad una nuova invasione del mercato consumer.
Questo processo già in atto da diverso tempo è stato finora limitato dagli elevati costi di installazione e di aggiornamento della rete di vendita. Anche il calo del mercato immobiliare delle nuove costruzioni ha in parte ridotto le nuove installazioni. La tendenza futura resta però ampiamente positiva grazie allo sviluppo di soluzioni wireless che semplificano notevolmente i processi di installazione ed ad un più generale miglioramento delle competenze degli installatori.
Attualmente più della metà del mercato statunitense della domotica, il 58% per la precisione, è assorbito da illuminazione, home entertainment e sistemi di sicurezza. Queste applicazioni si attende restino il principale campo applicativo della domotica anche nei prossimi anni. Il restante 48% riguarda invece riscaldamento, ventilazione, aria condizionata e gestione energetica.
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