Il Giappone già devastato dal sisma dei giorni scorsi purtroppo deve “lottare” contro un pericolo insidioso, la paura di esplosioni nucleari nelle sue centrali.
Due le esplosioni avvenute alla centrale di Fukushima, le deflagrazioni al reattore 3 e al numero 2, dove è entrato in avaria il sistema di raffreddamento, sistema essenziale per la sicurezza della centrale.
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea), le strutture di contenimento del reattore non sarebbero state danneggiate.
L’Agenzia per la Sicurezza Nucleare giapponese dichiara in un comunicato stampa “non c’è alcuna possibilità” che si ripeta un disastro come quello di Chernobyl nell’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi”.
I numeri di questa tragedia sono terrificanti, fino ad oggi i morti accertati sono 1.800, mentre i dispersi sono circa 1.700.
Ma la cifra che sconvolge di più è la “scomparsa” di circa 50-mila persone.
L’economia Giapponese che era in fase di ripresa subirà un crollo vertiginoso, a rischio milioni di posti di lavoro, crisi economica che colpisce tutti gli stati mondiali.