Giappone pericolo nucleare: Tepco “sottovalutò i rischi per Fukushima”
L’allarme in Giappone non sembra cessare.
Un tasso di iodio radioattivo di circa 3.000 volte superiore al limite “legale” è stato riscontrato nel mare nelle vicinanze della centrale nucleare di Fukushima.
La notizia è stata data con un comunicato stampa dell’Agenzia per la sicurezza nucleare Giapponese, Hidehiko Nishiyama, vice direttore dell’agenzia, ha commentato di non allarmarsi troppo in quanto la popolazione locale è stata evacuata.
Intanto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il primo ministro giapponese, Naoto Kan, hanno avuto un “Summit” al telefono e hanno deciso una collaborazione 360 gradi per risolvere la crisi nucleare della centrale di Fukushima, con aiuti economici e di tecnici specializzati Americani.
Certamente si deve credere alle parole del vice direttore dell’agenzia per la sicurezza nucleare, ma un dubbio mi assale, il mare non si può certo “inglobare” e trattenere in una ampolla quindi queste acque “pericolose” dove finiranno? la leggenda che “madre natura” purifica tutto da sola ormai è passata, l’uomo è secoli che inquina, il mondo corre veloce e l’industrializzazione esige sempre più “vittime”.
Forse è il momento di fermarsi un momento a riflettere e chiedersi se tutto questo “pericolo” è giustificato.
Articolo a cura di Stefano Lavezzi