Sta per nascere a Cadarache, nella vicina Provenza, ITER, il primo reattore nucleare a fusione: una struttura dal valore inestimabile dal punto di vista scientifico e un’occasione per tutte le imprese italiane interessate a concorrere alla fornitura delle commesse. Per conoscere le opportunità legate alla realizzazione del progetto un centinaio di aziende, di cui l’80% torinesi, ha partecipato oggi presso Torino Incontra al convegno organizzato da: Camera di commercio di Torino, ASP – Associazione per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Piemonte e Politecnico di Torino.
Il progetto internazionale ITER – vi partecipano Unione Europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti, India e Corea del Sud – è infatti giunto ormai alla fase di realizzazione e stanno per prendere il via le prime gare d’appalto per la costruzione dei componenti del reattore sperimentale e delle infrastrutture ad esso connesse. Le commesse vanno dalle forniture più tradizionali (ad es. edilizia e impianti) a tecnologie di altissimo livello. La costruzione procederà per una decina d’anni e, soprattutto, considerata l’importanza degli ordinativi, richiederà alle piccole e medie imprese di sapersi aggregare per rispondere a bandi complessi.
Come sottolinea Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino: “Aggregazione e strategia di alleanze sono assolutamente necessarie alle piccole e medie imprese italiane e piemontesi per essere competitivi a livello internazionale”. E aggiunge: “Aggregazione, formazione e informazione sono tre elementi chiave: per questo quella odierna è solo la prima di una serie di iniziative che coinvolgerà le nostre aziende nel prossimo futuro. Stiamo, infatti, definendo un percorso dedicato al progetto ITER che preveda momenti formativi e missioni anche presso gli organismi appaltanti, per conoscere direttamente le esigenze legate alla fornitura di beni e servizi”.
La struttura, del valore di dieci miliardi di euro, consentirà di svolgere attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per le centrali a fusione del futuro. L’ENEA, nell’ambito dell’accordo EURATOM, coordina per l’Italia le ricerche sulla fusione, alle quali partecipano tra gli altri anche il CNR e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Durante il convegno Riccardo Casale, Consigliere di Amministrazione ENEA, ha sottolineato che “La partecipazione dell’Italia al progetto ITER rappresenta non solo una grande opportunità per acquisire importanti commesse industriali, ma anche un’occasione unica di confronto a livello mondiale, in un settore di altissima complessità scientifica e tecnologica. Tramite tale confronto i nostri ricercatori – che già sono tra i più bravi, i laboratori ENEA di Frascati e del Brasimone ne sono la testimonianza – e le nostre imprese potranno sviluppare nuove conoscenze e aumentare la capacità di competere del Paese, in un settore strategico come quello dell’Energia”.
Per il successo del progetto è, dunque, fondamentale la simbiosi e lo scambio continuo tra ricerca e imprese, come suggeriscono le parole del prof. Salvatore Coluccia, Presidente di ASP – Associazione per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Piemonte: “L’evento di oggi si inquadra nella missione della nostra Associazione, ovvero promuovere, tra gli altri, i temi dell’energia e dell’innovazione scientifica e tecnologica presso le aziende del nostro territorio, gli Atenei e i Centri di Ricerca pubblici e privati. All’interno del progetto ITER, le aziende potranno proporci temi e progetti di ricerca da cofinanziare attraverso borse di studio da svolgersi anche presso i laboratori di Cadarache”.
Come ulteriore supporto tecnico, la Camera di commercio di Torino ha presentato al termine della mattinata i servizi per gli imprenditori piemontesi interessati a gare di appalto all’estero. Da anni, infatti, attraverso il servizio TENDER, l’ente sostiene la partecipazione delle imprese locali a progetti e gare internazionali, fornendo dall’assistenza tecnica per predisporre le offerte all’informazione per accedere agli strumenti finanziari.