Ci potrebbero essere novità estremamente interessanti per quanto riguarda l’iPhone 13 in arrivo nel corso dei prossimi mesi. Secondo quanto si apprende ad inizio febbraio, infatti, Apple sta lavorando alla tecnologia delle impronte digitali sullo schermo per l’iPhone 13, una funzione che sarebbe disponibile proprio insieme a Face ID come opzione biometrica secondaria, secondo Joanna Stern del Wall Street Journal. Stern ha condiviso il bocconcino in un pezzo che esamina le funzionalità del Samsung Galaxy S21 che potrebbero essere incorporate negli iPhone di prossima generazione.
Cosa cambia con il nuovo display dell’iPhone 13
Abbiamo sentito molte altre voci sulla funzionalità Touch ID in-display da fonti affidabili come l’analista Apple Ming-Chi Kuo e Mark Gurman di Bloomberg. Entrambi hanno affermato che questa è una funzionalità che Apple sta considerando di aggiungere ai nuovi iPhone. Un’opzione secondaria Touch ID sarebbe utile per le situazioni in cui Face ID non sia ottimale, come quando si indossa una maschera facciale.
Secondo Stern, ha sentito da un ex dipendente che ha detto che la società stava lavorando con sensori ottici per la lettura delle impronte digitali sullo schermo, che “può essere più affidabile” di una soluzione a ultrasuoni.
I sensori ottici di impronte digitali sul display funzionano utilizzando la luce e nei telefoni Android che hanno adottato questa tecnologia, lo schermo si illumina con un’icona di impronta digitale nel punto in cui si intende posizionare un dito per fornire luce e una fotocamera crea un’immagine del dito . I sensori ottici possono essere facili da ingannare perché usano un’immagine 2D.
I sensori di impronte digitali a ultrasuoni sono una tecnologia più recente e utilizzano piccole onde sonore per creare una mappa 3D di un’impronta digitale, una soluzione più sicura che non è facilmente ingannabile e che funziona meglio quando le dita sono bagnate. Tuttavia, la tecnologia di rilevamento delle impronte digitali a ultrasuoni è molto più costosa.
I pulsanti home Touch ID che Apple ha utilizzato su iPhone, iPad e Mac sono capacitivi. I sensori capacitivi utilizzano una serie di minuscoli condensatori per creare una mappa dei dati dell’impronta digitale che è difficile da ingannare poiché non utilizza un’immagine dell’impronta digitale diretta.
Stern afferma che, secondo la sua fonte, qualunque soluzione Apple decida di adottare dovrà soddisfare gli standard di sicurezza del suo attuale pulsante Home Touch ID, quindi non ci sarà alcun downgrade della funzionalità. Dettaglio, questo, centrale in fase di progettazione del nuovo iPhone 13 secondo quanto si è appreso.