Niente da fare per milioni di account WhatsApp, considerando il fatto che lo staff ha deciso di bloccarli passando al pratico dopo i primi annunci arrivati circa quindici mesi fa. WhatsApp ha bloccato più di due milioni di utenti in India per aver infranto una regola poco conosciuta volta a fermare la diffusione di bufale e fake news. Nel giro di un solo mese – tra il 15 maggio e il 15 giugno – l’app di messaggistica, che conta circa due miliardi di utenti, ha ripulito gli account che avevano violato la regola.
Cosa è successo a tantissimi account WhatsApp di recente
La società ha affermato di aver preso di mira gli utenti che inviavano un “tasso di messaggi elevato e anormale”, riporta Express. Oltre il 95% dei divieti era “dovuto all’uso non autorizzato di messaggi automatici o di massa” e a messaggi non regolari, ha aggiunto WhatsApp. L’India è il più grande mercato di WhatsApp con oltre 400 milioni di utenti.
I divieti sono stati attivati quando gli utenti hanno inoltrato i messaggi troppe volte, superando il nuovo limite rigoroso dell’app su quante volte un messaggio può essere inoltrato ad altre persone o gruppi. Il limite, annunciato nell’aprile 2020, è in vigore per combattere lo spam e la diffusione di voci, foto e bufale virali.
Questo è un grosso problema in India, dove molte persone si affidano all’app per le notizie. I messaggi contenenti “notizie false” sono stati accusati di focolai di violenza in tutto il Paese. Le regole attuali significano che se un utente riceve un messaggio inoltrato frequentemente – uno che è stato inoltrato più di cinque volte – può inviarlo solo a una singola chat alla volta.
Questo è un quinto del precedente limite di cinque chat introdotto nel 2019. L’ultimo divieto non è la prima volta che l’app ha utenti bloccati in massa. WhatsApp ha affermato di utilizzare la tecnologia AI per bloccare circa otto milioni di account in tutto il mondo, ogni mese.
WhatsApp ha dichiarato in una nota: “Siamo particolarmente concentrati sulla prevenzione perché crediamo che sia molto meglio fermare l’attività dannosa in primo luogo piuttosto che rilevarla dopo che si è verificato il danno. Lo staff ha precisato ed aggiunto di non aver letto nessuno dei messaggi di spam inviati sull’app a causa della sua crittografia end-to-end. Elemento importante per chi in questo discorso relativo alla gestione degli account WhatsApp vuole tenere fuori le considerazioni relative alla privacy qui in Italia.