Che Adobe sia leader nel software di editing e grafica non è un segreto per nessuno, e proprio per questo non dovrebbe sorprendere che, pochi giorni fa, l’azienda californiana ha ufficializzato che alla prossima edizione del NAB (National Association of Broadcasters ) Show 2008 di Las Vegas annuncerà una nuova iniziativa, per sviluppare la specifica di un nuovo formato di file per le immagini ad alta qualità. Il progetto si chiamerà CinemaDNG, prendendo il nome dal formato digitale RAW DNG (Digital Negative), ideato da Adobe. Come ha specificato Simon Hayhurst, senior product manager per il settore Dynamic Media di Adobe, la compagnia sta organizzando una collaborazione a tutto campo includendo tra i partner l’industria delle fotocamere e gli sviluppatori di software. Il gruppo spera di avere una specifica pronta entro la fine dell’anno, in modo da poterla inoltrare come bozza di standard ed incoraggiare l’industria di settore ad adottarla.
C’è da dire comunque che almeno inizialmente la specifica avrà un utilizzo pratico solo in quella categoria denominata high-end Hollywood and top-end indie, ovvero nella produzione ad alto livello di film e realizzazioni cinematografiche, per il semplice fatto che l’attrezzatura che supporterà questo nuovo formato sarà talmente sofisticata da diventare molto costosa, almeno nella parte iniziale del progetto.
Un nuovo modo di fare cinema, quindi, che con il tempo potrebbe portare piccole rivoluzioni nel settore. Il vantaggio della specifica però non sarà solo nella migliore risoluzione, ma anche in un controllo maggiore dell’immagine da parte di cinematografi, registi ed editor. Il formato dovrebbe essere in grado di dare la possibilità di archiviare filmati e riassemblarli in seguito in forme diverse. Per rendere il nuovo formato maggiormente fruibile, Adobe ha quindi deciso di integrarlo e supportarlo nelle prossime versioni dei suoi prodotti di editing e workflow come After Effects e Premiere Pro.
Anche se non strettamente collegato al primo progetto, durante il NAB 2008 Adobe darà anche una dimostrazione di una nuova tecnologia sviluppata di recente, che permette la trascrizione automatica delle tracce audio di un file video. Per gli editor di settore questo permetterà quindi di muoversi più velocemente tra le clip, basandosi sul testo parlato invece che sulle immagini, e quindi potendo sfruttare meccanismi di ricerca mirata più simili ad un search engine, per rintracciare determinati frame o posizioni specifiche. E’ ovvio che lo stesso potrà avvenire ancheper i navigatori del Web, nella ricerca di determinati contenuti video. Adobe farà una dimostrazione delle nuove funzionalità su una versione di Soundbooth, lo strumento di audio-editing in sviluppo in questi mesi e su Premiere Pro.
Secondo le prime stime della compagnia tutti i software basati sull’elaborazione video supporteranno la nuova funzionalità, ma essendoci un intervallo di circa un anno tra la release di Creative Suite 2 e 3, probabilmente vedranno la luce solo nel 2009. Intanto però si può già sapere che le trascrizioni testuali delle informazioni saranno eseguite nel formato XMP (Extensible Metadata Platform), anche questo sviluppato da Adobe: “Continuiamo a sostenere che i metadati sono la cosa più importante accaduta nel nostro settore e vogliamo provarlo” ha commentato Hayhurst.
Per concludere, Adobe ha fatto sapere che è pronta un’integrazione per i videoformati nativi Sony e che verranno aggiunti anche supporti per lo standard ad alta definizione H.264, nei software di enconding di Flash (il supporto per la sola visualizzazione era già stato integrato lo scorso anno.)