Da stime effettuate quest’anno Youtube perderà una cifra come 500 milioni di dollari, per via di un business incapace di mantenersi da solo e frutto di una logica di mercato ancora carente di idee, che dire un crollo vertiginoso.
Costi cosi elevati si possono imputare in primis all’elevato costo della banda, circa 350 milioni di dollari, a fronte di ricavi stimati in circa 240 milioni di dollari e costi di gestione complessivi per 711 milioni di dollari.
La differenza, circa 470 milioni di dollari, finiranno sotto la voce perdita di esercizio.
Youtube, leader di mercato con il 41%, non ha ancora trovato la sua strada naturale per monetizzare e cosi Google proverà a vendere musica attraverso il canale video e il sistema click to buy, ovvero la possibilità di inserire spot pubblicitari all’interno dei video.
Il primo accordo con la Universal permetterà di vendere clip musicali direttamente dal player video, sperando che a breve video spot e altre forme pubblicitarie possano generare maggiori introiti.
Speriamo che questo serva a tenere in vita un servizio che ormai è indispensabile per tutti i naviganti.