Per celebrare l’undicesimo anno di vita il più famoso motore di ricerca sul web si è presentatocon una doppia “L” nel logo.
Ma c’è confusione sulla reale data del compleanno. La doppia “L”, per essere precisi, ricorda il numero 11 (Goog11e).
Già, perchè 11 anni fa, il 27 settembre del 1998, Google.com andava online per la prima volta.
Molto è cambiato in questi anni, tantissime sono le offerte che il motore di ricerca di Mountain View offre ai propri utenti.
Utenti, che domenica mattina non hanno percepito fin da subito l’intento celebrativo dei grafici di Google ed hanno pensato ad un errore, o peggio ancora, un attacco degli hacker. Infatti, la domanda più frequente digitata quest’oggi in rete è proprio: “Perchè Google ha due elle nel logo?”.
CONFUSIONE SULLA DATA – C’è da dire che regna un po’ di confusione sulla data esatta del compleanno di Google: lo scorso anno la homepage ha celebrato il decimo anno di vita il 2 di settembre. Inoltre, il motore di ricerca potrebbe festeggiare la data di nascita anche il 15 di settembre, giorno in cui i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, registrarono uffficialmente il dominio, scrive il portale “Mashable”. Il nome Google è ispirato al concetto di “googol”, che in matematica esprime un 1 seguito da 100 zeri.
I PRIMI PASSI – Dagli umili inizi in un garage di Menlo Park, in California, la società si è sviluppata fino a diventare uno dei marchi più riconoscibili al mondo. Il primo Google Doodle, ovvero il logo celebrativo di Google, venne creato nel 1999 dal giovane grafico creativo dentro la società, il coreano Dennis Hwang, quando i due fondatori lasciarono il server appena installato senza sorveglianza, per andare al Burning Man Festival, nel Nevada. Hwang decise così di aggiungere un uomo di legno (appunto il Burning Man), per celebrare l’evento.
Quando il 7 settembre 1998 Larry Page e Sergey Brin, studenti di informatica all’Università di Stanford, fondarono la loro società non avevano altro che quattro computer e la scommessa di un investitore che li finanziò con 100.000 dollari, credendo che il loro motore di ricerca Internet avrebbe potuto cambiare il mondo dell’informatica. E la scommessa, testimonia la storia, fin qui si è rivelata vincente.