La presenza di svariate tipologie di cavi connessi al nostro PC rappresenta una consuetudine, ancor più per chi l’era dell’home computing l’ha vissuta dall’inizio, dal momento che a quel tempo esisteva ancora meno standardizzazione di adesso, venivano utilizzate stampanti seriali, parallele e SCSI, mouse seriali e PS/2, il tutto mentre USB e Wireless erano ancora nella mente dei loro rispettivi progettisti.
Come in molti altri settori però, come ad esempio in quello dei caricabatterie per cellulari, macchine fotografiche ed altro, la necessità di uniformare rappresenta una coscienza comune e dettata dal buonsenso.
Ecco così che, non più tardi di una settimana fa, si è gridato al mezzo miracolo quando, nel corso dell’IDF, Intel ha mostrato Light Peak, la nuova tecnologia ottica che offre la possibilità di connettere al computer qualsiasi tipo di periferica con un unico bus e che potrebbe quindi divenire l’interfaccia standard del futuro. Un dettaglio: la demo è stata effettuata su un PC equipaggiato con OS X, ma non di produzione Apple, quindi un clone e pertanto, teoricamente illegale.
Possibile che la casa di Cupertino, così attenta a violazioni nei suoi confronti, abbia acconsentito a lasciar correre? Parrebbe proprio di sì, dal momento che, secondo alcune fonti ritenute estremamente attendibili, ci sarebbe proprio lo zampino “della Mela” dietro allo sviluppo di Light Peak, creato da Intel su pressione dell’azienda di Steve Jobs e soci.
É noto che, in ambiti come l’hi-tech, il poter proporre una soluzione per quanto più rivoluzionaria possibile ponga un player in una condizione di estremo vantaggio rispetto ai suoi competitor; uno dei fini di Apple in questo caso sarebbe proprio il poter dotare le sue macchine del supporto alla nuova tecnologia prima dei concorrenti.
Per capire un po’ meglio la situazione è sicuramente di aiuto il sapere che l’attuale hardware impiegato sui Mac è comune ai normali PC, con l’aggiunta di validazioni effettuate a livello di software ma, cosa più importante, tutti i computer Apple sono equipaggiati con processori realizzati da Intel.
Ecco dunque spiegata una delle potenziali ragioni per le quali i vertici di Cupertino avrebbero avuto modo di esercitare con successo pressione sul partner in direzione di Light Peak, un’interfaccia che, oltre a garantire 10 Gbps di banda e promettere ampi margini di incremento per il futuro, è già oggi più veloce delle varie SATA ed USB che vanno per la maggiore a riguardo di hard disk e periferiche in generale.
Proprio quest’ultimo standard è alle porte della sua terza revisione; riuscirà, la “longa manus” della Mela ad oscurarlo, decretarne la fine prematura in favore di quella che, a tutti gli effetti, parrebbe essere una sua creatura? A noi utenti, tra qualche tempo, l’ardua sentenza