Mozilla interviene non ufficialmente sul Ballot Screen proposto da Microsoft per superare le critiche dell’antitrust europeo e slegare IE dalla vendita di Windows. E critica l’ultima soluzione adottata perché avvantaggerebbe Apple.
La soluzione del Ballot Screen sembra ormai accettata e tramite di esso si potrà scegliere il software di navigazione preferito e predefinito. Resta dunque da scegliere che principio adottare per presentare le alternative. Un prima proposta di Microsot prevedeva di usare come caratteristica rilevante il market share dei browser, ma la soluzione è stata bocciata perché IE sarebbe rimasta la prima scelta, mantenendo così i vantaggi della sua “posizione dominante”. Così Redmond ha proposto il più imparziale ordine alfabetico.
“È la peggiore opzione possibile – ha commentato in un post Jenny Boriss, user experience designer di Firefox – Un utente non può compiere la scelta basandosi su un logo e due frasi”.
Già il Ballot Screen così concepito, secondo Boriss, continuerebbe ad avvantaggiare IE: per adottare un browser diverso sarà necessaria un’installazione, processo lungo che scoraggerebbe i più (tanto che riporta una statistica per cui solo il 57 per cento degli utenti che hanno scaricato Firefox hanno poi completato l’installazione).
Inoltre, continua, non fornendo ulteriori informazioni “la scelta più facile sarà fra il familiare IE e Safari, il primo della lista”. Presentando vari studi Boriss afferma infatti che si tende con più facilità a scegliere il primo risultato, accolto come una proposta preferenziale.
Sarebbe questo il maggiore difetto della soluzione scelta: “Safari non rappresenta una esperienza ideale su Windows, tanto da essere tra i quattro principali browser quello con un market share minore fra gli utenti del sistema operativo Microsoft (il 2,6 per cento)”. Per Boriss inoltre “Safari è un buon browser solo su computer Apple”: non avrebbe sostenuto gli sforzi necessari a migliorarsi anche sugli altri sistemi operativi.
Mettere come scelta primaria (apparentemente preferenziale) Safari dunque comprometterebbe la navigazione degli utenti spinti alla scelta dall’adozione dell’ordine alfabetico nel Ballot Screen.
Boriss, quindi, avanza tre alternative: la prima prevede di disporre i cinque browser casualmente ad ogni primo avvio, la seconda propone di ordinarli per market share con l’eccezione di IE posto come ultimo e quindi Firefox primo grazie al suo 25 per cento circa di preferenze. L’ultima alternativa prevede elementi delle due precedenti: disposizione casuale ma con la possibilità di essere la prima scelta direttamente proporzionale alla percentuale di quota di mercato (sempre con l’eccezione di IE).
Il commento, in ogni caso, non rappresenta la posizione ufficiale di Mozilla che avrà comunque tempo fino al 9 novembre per esprimere le proprie impressioni alla commissione UE incaricata di valutare la soluzione da adottare.