Due notizie oggi sulle “Poste”: il caos a Milano per il disagio dovuto al blocco degli straordinari dei portalettere e per la ristrutturazione del sistema distributivo e l’ingresso di Poste nel mondo della telefonia. Due notizie che non vorremmo fossero collegate.
Il Codacons dice si all’ingresso di nuovi operatori telefonici, purché questi offrano al consumatore tariffe più economiche rispetto a quelli già esistenti e dimostrino maggiore attenzione ai diritti dei consumatori, evitando ad esempio di attivare servizi non richiesti o illudendo gli utenti con messaggi pubblicitari ingannevoli.
Nel caso di Poste Italiane, però, occorre anche che non si verifichino trasferimenti di risorse tra il servizio universale di distribuzione della corrispondenza ed i nuovi più appetibili e remunerativi settori di sviluppo, come quello bancario e delle telecomunicazioni.
I consumatori non vogliono vedere operatori pronti ad aspettarti per i prodotti BancoPosta e code interminabili per i tradizionali Prodotti postali o per riscuotere la pensione.